DAVID GILMOUR: NUOVA FORMAZIONE PER IL RATTLE THAT LOCK WORLD TOUR 2016

795030_largeCome saprete, il Rattle That Lock World Tour 2016 riprenderà il 25 giugno con uno speciale show in Piazza della Libertà di Breslavia in Polonia (con un’orchestra di 30 elementi diretti da Zbigniew Preisner), poi si proseguirà con Vienna, Roma, Pompei, Verona, Stoccarda, Parigi, Wiesbaden, Nîmes, Besançon e Tienen, prima di terminare con quattro serate alla Royal Albert Hall di Londra nel mese di settembre.

Ma per tutte queste date, la formazione che accompagnerà David Gilmour sul palco sarà diversa: confermatissimi Guy Pratt al basso con Steve DiStanislao alla batteria. João Mello continuerà a stupire al sassofono, con i cori di Louise Marshall, Lucita Jules e Bryan Chambers. Essi saranno affiancati da Chester Kamen alla chitarra mentre alle tastiere ci saranno Greg Phillinganes e Chuck Leavell. Escono di scena Phil Manzanera, Jon Carin e Kevin McAlea. Al momento non si conoscono i motivi di questo cambio. Sappiamo solo che Jon Carin sarà al fianco di Roger Waters per le date al “Desert Trip Festival” e presumibilmente per altre date del “mini-tour” che Roger Waters annuncerà a breve.

Chester Kamen sostituirà l’uscente Phil Manzanera, ed  ha nel suo curriculum Brian Ferry, Roger Waters, Paul McCartney, Tom Jones, Madonna, Robbie Williams, Duran Duran e Massive Attack.

Greg Phillinganes ha suonato con Eric Clapton, Paul McCartney e Lionel Richie, per citarne solo alcuni ed ha contribuito ad ogni album da solista di Michael Jackson. Scoperto da Stevie Wonder, è stato direttore musicale per i Grammy Awards di quest’anno e ha pubblicato due album da solista.

Chuck Leavell era nella Allman Brothers Band ed è stato tastierista dei Rolling Stones dal 1982. Ha lavorato sia sul palco che in studio con Eric Clapton, George Harrison, The Black Crowes, Gov’t Mule e John Mayer ed ha pubblicato cinque album da solista fino ad oggi.

Shine On!

65 comments

  1. Wednesday 22nd June 2016
    Fifth and Final Royal Albert Hall Show Added

    David Gilmour has today announced a fifth show at London’s Royal Albert Hall. The concert, being held on Friday 23rd September 2016, will be his 11th performance at the venue in support of his critically acclaimed UK No. 1 album Rattle That Lock.

    In addition, a very limited number of production seats have been made available for the four other nights at the Royal Albert Hall: September 25, 28, 29 and 30. These will be the final shows of the Rattle That Lock tour.

    http://www.davidgilmour.com/index.htm

  2. Ragazzi, per chi crede e no, allora facciamo per chi in fondo in fondo ci spera (dato che la speranza è l’ultima a morire) abbiamo creato un gruppo whatsapp per poter fare qualcosa per chiedere una sorta di reunion a Pompeii….che vuole essere inserito nel gruppo me lo dica e poi vi dico come darmi il numero (per non pubblicarlo qua), poi dai, al massimo diventa un bel gruppo su whatsapp per parlare di PF e potete uscire quando volete. FATEMI SAPERE!!!!

    1. Bhe,..per la prova luci ed effetti speciali invece di scomodare i musicisti, o cavie, in carne ed ossa, utilizzano i manichini,..tanto comunque sul palco vi sono sempre le famose X da dove l’artista non può muoversi più di tanto !!! 😉

    1. Ciao Simone, domanda stupida ma…esiste un canale nel digitale terrestre? E……della rai su Pompei non si sa nulla !?

      1. ciao dave! sai che non lo so!! sul digitale terrestre non credo proprio, forse chi ha la parabola, o su internet.. non so se tvp2 lo trasmetteranno sul loro sito, sarebbe bello vederlo in diretta.. ma comunque tranquillo nel mondo ci sarà un’anima pia che ha i mezzi per registrarlo…. per la rai non credo proprio che ci sia la diretta purtroppo..

  3. Ieri mi son rivisto il live in Danziga, rispetto alla/e prime volte che l’ho visto (son passati 10 anni..cacchio) ho notato un aspetto che prima, magari preso dall’entusiasmo, mi era sfuggito, la poca cura delle riprese, in alcuni casi vi sono proprio degl’errori, una zummata veloce verso David,.. la telecamera che trema nell’inquadratura tra david e l’orchestra, poche immagini del pubblico,… e va bhè – L’esecuzione di tutta Island, invece di inserire magari altri brani era già un “difetto” insito in Jast that night,..ma forse nei suoi panni avrei fatto lo stesso, sempre a suonare le solite note di Money 😉 Ma ciò che ho notato a “freddo” è l’apporto artistico musicale dell’orchestra,…praticamente irrilevante, c’era o non c’era sarebbe stato lo stesso – Anche perchè molte parti d’accompagnamento comunque venivano eseguite in contemporanea dalle tastiere elettroniche, che hanno lo stesso suono dell’orchestra – Inoltre non aggiungono nulla, di quello che è l’arrangiamento già sviluppato in studio,.. nel senso che anche nelle versioni originali c’era l’orchestra, quindi niente in più o diverso negli arrangiamenti di brani che non prevedono la presenza dell’orchestra – Anche perchè, ripeto, nelle passate performance, anche come Pink Floyd del 96, gli strumenti elettronici attuali suppliscono in modo perfetto alla mancanza degl’archi reali, pertanto la differenza non si sente, ..se non sull’aspetto scenografico – Però devo dire che tutto il lavoro brilla solo per la presenza di Wright – Che ne dite ?

    1. Si vedeva che Rick Wright era felice di suonare in quel tour del 2006. Lui stesso disse che era la prima volta che riusciva a sentire bene David mentre suonava, senza aver bisogno di tanti effetti speciali stile Pink Floyd. A Verona il 14 settembre scorso, la prima cosa che mi ha colpito è stata l’assenza nell’angolo a destra di quell’uomo con la camicia bianca che 10 anni prima stava dando il meglio di se, così fiero di essere tornato a dare il suo apporto musicale e consapevole finalmente, che il suono delle sue tastiere era stato fondamentale nella storia dei Pink Floyd.

    1. Speriamo faccia qualche “comparsata” in tv, tipo BBC o piccoli spettacoli con tre/quattro brani per saggiarne le qualità dell’ansamble 😉

  4. Ciao ragazzi , Simone ti volevo chiedere ma Joao Mello è molto più bravo del sassofonista del tour italiano dell’anno scorso ? A me il sassofonista di Firenze era piaciuto molto perché aveva rispettato abbastanza bene le versioni ufficiali . Non vorrei che questo sia un po troppo acrobatico per i miei gusti tipo quel briaco del tour Pink Floyd 88 – 89 . Dick Parry dove seiiiiiiii

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