DAVID GILMOUR: “BETWEEN TWO POINTS” – IL SECONDO SINGOLO DA “LUCK AND STRANGE”

Il secondo singolo estratto dal nuovo album di David Gilmour, “Luck and Strange” è la cover di un brano del 1999, “Between Two Points“, dei The Montgolfier Brothers, il brano è cantato dalla figlia Romany Gilmour, che in questo brano suona anche l’arpa. (a questo link la versione originale della canzone)


David Gilmour: “‘Between Two points’ è una canzone degli anni ’90 di un duo denominato Montgolfier Brothers. È una bella canzone che io e Polly abbiamo conosciuto e amiamo da tanti, tanti anni e.. ne abbiamo parlato.
In un certo senso, è saltata fuori per caso nella nostra playlist un pò di tempo fa e abbiamo pensato: ‘perché non dare un’occhiata?’
Così ho cominciato a farne una backing track senza provare affatto a renderla diversa dall’originale. Di solito vado ovunque mi porti la musica che provo e cerco di catturare qualcosa dell’originale. All’inizio l’ho fatta in una tonalità che pensavo di poter fare. Ma poi ci siamo accorti che semplicemente dal punto di vista dei testi non si adattava bene a me. Quindi ho cambiato la tonalità e ho coinvolto mia figlia Romany che ci canta sopra. Lei l’ha fatta esattamente col giusto equilibrio tra forza e vulnerabilità. L’ha fatta così. Praticamente l’ha realizzata in una sola prova leggendo il testo da un pezzo di carta. Lei non conosceva affatto la canzone, semplicemente gliel’ho suonata e le ho detto: ‘canta’“.


Shine On!

57 comments

  1. Ho visto il video della canzone…. è impressionante la figlia, assomiglia al padre in maniera impressionante….secondo me è Gilmour con la parrucca

  2. Se Si ascolta ” I heard it through the Grapevine” dei Creedence, quando al minuto 5 ( di 11) partono per 5 minuti di improvvisazione, beh, non potete dirmi che i Floyd non abbiano attinto a questo pezzo per “any colour you like”. E’ palese. Creedence, poi Umiliani, poi Floyd.

  3. Ascoltata…sicuramente la voce di Romany è molto bella e gliene va reso merito. Interessante l’assolo finale che anche a me ha ricordato Marooned, non vedo l’ora di sentirlo dal vivo per sentire che effetto farà.

    Tuttavia, se devo essere onesto, nel complesso questo singolo mi ha entusiasmato un po’ meno di The Piper’s Call…ma si tratta comunque di una cover, quindi non avevo le aspettative alle stelle.

    Spero che prima dell’uscita del disco esca almeno un altro singolo.

      1. In effetti me lo sono chiesto anch’io, secondo me é molto probabile che la cantino le coriste.

      2. O semplicemente non l’eseguirà proprio, essendo una cover e quindi non sua,…dovrebbe pagarne i diritti agl’autori ogni volta che la esegue… 🙂 🙂

  4. beh, questo richiamo non è uno scandalo, era talmente chiaro che era chiaramente voluto, come le stesse ” gocce” di echoes…

  5. Se ascoltate bene “a pillow of winds” dall’album Meddle, al minuto 2 circa, prima del cambio in tonalità maggiore, sentirete una melodia che di peso è stata portata in The Wall. Non ho mai capito bene dove, forse in “Hey You”

      1. E ma non devi rimanerci male. 🙂 Copiare è un arte. Tutto ciò che scriviamo viene da qualcosa prima di noi. Ci si ispira a ciò che piace. Per quanto mi riguarda, la versione di Any colour you like, live del 1974 at the Empire Pool , Wembley è una delle cose più…estasianti.

      1. Breathe è presa dallo stesso brano: “Lady Magnolia”. E’ rallentata ma è quella. Con una canzone, e con la loro fantasia musicale hanno creato non uno ma due brani. Così hanno fatto i miei gruppi preferiti: Deep Purple, Led Zeppelin, Jethro Tull etc….. 🙂

  6. È bellissima! Non posso aggiungere altro.

    È una bella canzone cantata e suonata veramente ad arte!!!

    Grazie

  7. Uscito il video… che ha una durata ancora diversa,..poco più di 4 minuti,..un bianco e nero sul fatto che prima o poi i figli vanno per la loro strada…

  8. E qui quando , per loro stessa ammissione, si ispirarono a Piero Umiliani per “Breathe” e “Any colour you like”. Ma i musicisti sono tutti ladri. Bisogna saper copiare bene. 🙂

    1. La fonte di questa loro stessa ammissione, per cortesia, in quale intervista o testo ha letto quest’informazione ? Anch’io posso dire.. Per lo stessa informazione mi conoscono e sono venuti a casa mia a firmarmi le copie dei miei vinili… ah…ah…ah….

      1. La fonte dell’ammissione mi pare sia un articolo di “Classic Rock” in cui Gilmour lo affermava. Sono andato a verificare e mi è cascata la mandibola

  9. Rispondo a tutti. Sul discorso che il solo sembra Marooned. Gilmour e i Pink Floyd hanno sempre copiato se stessi. Questo è un pezzo del primo album solo di Gilmour che fu rofatto, più energicamente, come “what do you want from me”. Entrambe belle

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