atom heart mother

PINK FLOYD: EDIZIONE SPECIALE DI “ATOM HEART MOTHER” – HAKONE APHRODITE JAPAN 1971

Dopo due anni dal lancio sul mercato giapponese, arriva l’annuncio dell’uscita in tutto il mondo – in una copertina apribile da 7″ – di un’edizione speciale di Atom Heart Mother. Si tratta di una confezione molto interessante che celebra il 50° anniversario della coppia di concerti dei Pink Floyd al Fuji-Hakone-Izu National Park di Hakone, in Giappone, i primi della band in quel Paese. Questa edizione speciale sarà disponibile dall’8 dicembre 2023.
L’antefatto di questa uscita è il seguente: un filmato originale in 16 mm di Atom Heart Mother degli spettacoli di Hakone Aphrodite del 1971 è stato recentemente scoperto nel garage di un fan. È stato necessario un lungo lavoro di digitalizzazione, restauro e rimasterizzazione e, in occasione del 50° anniversario dell’evento Hakone Aphrodite del 1971, è stata pubblicata in Giappone un’edizione speciale (un set di due dischi, un CD e un Blu-ray) dell’album Atom Heart Mother. Ora, finalmente, questo video migliorato sarà pubblicato al di fuori del Giappone.
Il disco Blu-ray contiene il filmato restaurato di Atom Heart Mother, che mostra la band sul palco mentre eseguono le canzoni e viaggia per il Giappone, insieme ad alcuni filmati bonus aggiuntivi della troupe dei Pink Floyd, che allestisce lo spettacolo, affronta i problemi, ecc.
La confezione include un libro fotografico di 60 pagine con foto mai viste prima, la riproduzione del programma, un volantino con la mappa, il poster dello spettacolo di Osaka e la ristampa del biglietto di Hakone Aphrodite.

Se non avete già acquistato quello uscito nel 2021 in Giappone, questo cofanetto è interessante e bellissimo.. il video non ha niente a che vedere con quello contenuto nel cofanetto “The Early years”..

A questo link la pagina Amazon Italia



A questo link, uno speciale del blog proprio sul tour Giapponese del 1971.

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PINK FLOYD: LA STORIA DEL MURALES DI LARGO MURANI

Questa è la storia di un murales, realizzato nel 1978 situato in Largo Murani a Milano, attualmente è nascosto da una impalcatura ma l’importanza delle cose a volte viene sottovalutata, come in questo caso: così questo è il racconto di come un “disegno sul muro” può catturare l’attenzione delle persone e indursi a farsi delle domande e perchè no, finire per conoscere i Pink Floyd.

Grazie ad Isi Serrati per avermi mandato il suo racconto, sono molto felice di pubblicarlo e dare eco a questa storia!


I murales di Largo Murani

Mercoledì 30 novembre è stato inaugurato il market “La Esse” di Esselunga in via Calzecchi a Milano. Sembra una delle “solite” aperture di un nuovo supermarket di quartiere, ma nella sua recente storia non possiamo evitare di parlare di qualcosa che ci tocca da vicino, come Floydiani, ma anche come amanti del Rock e dell’Arte in generale.

Sulla parete dell’edificio che ospiterà il nuovo market sono presenti quattro murales che furono realizzati negli anni ‘70, che raffigurano un capo indiano, un cormorano sporco di petrolio, la mucca della copertina di Atom Earth Mother e il simbolo del sole che ride.

Inizialmente Esselunga aveva reso noto che non avrebbe potuto restaurare i murales, per cui avrebbe dovuto abbattere il muro, e si era dichiarata pronta a sostituire i murales con un’opera artistica di alto significato e valore. Ai cittadini del quartiere però la cosa non andò giù e vi fu una protesta.

Vennero tirati in ballo il Municipio 3, l’ufficio Arte Pubblica del Comune di Milano e Municipio 3 e l’azienda dovette ritornare sui suoi passi, procedendo con il restauro conservativo dei quattro murales.

Ma perché quei murales sono così importanti per gli abitanti del quartiere di Ortica-Città Studi di Milano?

Bene, se non fate parte della Generazione Alpha e quindi avete avuto la pazienza di leggere fino a qui, leggete questa mia breve (a seconda dei gusti) testimonianza: 

“Avevo circa otto anni quando un giorno, passando con i miei genitori in auto da largo Murani, vidi per la prima volta quei bellissimi murales. Ero piccolo e non capivo esattamente cosa raffigurassero, anche se i loro colori e i soggetti che raffiguravano mi intrigavano parecchio.

Sarà che forse ero attirato dal disegno in sé stesso, non per nulla di mestiere adesso faccio il grafico, ma quei disegni erano troppo particolari per non imprimersi nella mia memoria.

Qualche anno dopo cominciai ad ascoltare musica e ad appassionarmi al rock e in particolar modo, guarda caso, a Jimi Hendrix e ai Pink Floyd. Non ci volle molto a ricollegare quelle immagini a coloro che sarebbero diventati i miei beniamini per il resto della mia vita.

Finalmente capii perché qualcuno si era preso la briga di dipingere una mucca su un muro, quella non era una “semplice mucca”, ma LA mucca per eccellenza, ovvero quella raffigurata sulla cover esterna del disco “Atom Earth Mother” dei Pink Floyd. Quando me ne resi conto, da fan sfegatato trasformai Largo Murani in un luogo di pellegrinaggio per me e i miei amici rockettari, nerd ante litteram.

Il giardinetto al centro della piazza era diventato un luogo di ritrovo per i giovani, le prime esperienze di aggregazione, la prima sigaretta, i primi accordi con la chitarra e i primi amori. Sotto lo sguardo di Lulubelle III, questo è il nome della mucca immortalata da Storm Thorgerson su quella copertina, abbiamo vissuto praticamente tutta la nostra adolescenza.

Potete immaginare come presi la notizia della rimozione di questi murales. In particolar modo mi prese un senso di profondo sconforto e non riuscivo a capire il motivo per cui non potevano semplicemente essere restaurati invece che rimossi e sostituiti con un altro murales. Qualsiasi altra “opera” non avrebbe mai retto il confronto con le precedenti, se non altro per il loro valore storico ed emozionale.

Fortunatamente un comitato cittadino convinse la proprietà dell’edificio a tornare sui suoi passi e adesso è in corso il tanto atteso restauro che restituirà al quartiere, e anche a me, una delle sue ormai rare memorie.

Chissà se in futuro, passando da quelle parti un bimbo non si chiederà perché qualcuno si sia preso la briga di dipingere una mucca su un muro”.

Isi Serrati



Sarebbe bello, una volta terminato il restauro, organizzare qualcosa, un piccolo raduno di floydiani, tutti con in mano la propria copia di Atom Earth Mother..

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PINK FLOYD: ATOM HEART MOTHER @ ST. TROPEZ 1970

Nuovo video dal canale YouTube dei Pink Floyd, sempre tratto dal cofanetto “The Early Years 1965-1972”: questa volta è un video di quasi 14 minuti tratto dal canale francese Pop Deux che ha filmato l’esibizione della suite Atom Heart Mother senza orchestra (oltre ad altre canzoni presenti nel cofanetto) dal concerto che i Pink Floyd tennero nel sud della Francia l’8 Agosto del 1970 al festival di St. Tropez.

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ATOM IN ROME

nuovacover_atom2“ATOM IN ROME – Tutte le generazioni sotto il segno dei Pink Floyd”. Concerto per gruppo rock, coro, sezione ottoni, violoncello… con testi recitati, danza, mostra vinili e poster, radio, video e laser show… dopo i due sold-out all’Auditorium Conciliazione di gennaio e febbraio 2013 torna a grande richiesta “ATOM IN ROME”, nel nuovo e stimolante allestimento… quando il rock incontra la musica classica per sperimentare una nuova dimensione Pinkfloydiana… Esecuzione integrale in prima assoluta dell’album “Atom Heart Mother”, oltre ad altri brani leggendari per l’evoluzione del rock contemporaneO. Dalle 20 alle 24 di SABATO 5 OTTOBRE al Granteatro di Viale Maurizio Barendson, Saxa Rubra/Roma. Apertura porte ore 20 – inizio concerto ore 21 – spettacolo diviso in due tempi – prevendita biglietti sui circuiti LISTICKET e BOX OFFICE LAZIO – Greenticket.

info Magic Sound 06/2423511 / http://www.atominrome.com/

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“ATOM AT NIGHT” A RAVELLO

AtomAtNightInRavello_12Luglio2013Il 12 Luglio, dalle 21.00, l’Atom At Night, il concerto evento dedicato ai Pink Floyd, sbarca nel suggestivo scenario del Belvedere di Villa Rufolo, a Ravello (Campania), inserito tra gli eventi della dodicesima edizione del Ravello Festival 2013, la rassegna internazionale di mostre, concerti, danza e teatro che, dal 29 giugno al 7 settembre, si terrà nella rinomata cittadina costiera e ospiterà oltre quaranta eventi in ben settanta giorni di programmazione. Dopo il successo dello scorso 27 Gennaio al Palamangano di Scafati a cui presero parte oltre 2000 persone, tra musicofili, amanti del genere e fan, il concerto dedicato al celebre quartetto britannico è pronto ad emozionare il pubblico di Ravello per una serata di grande musica, dalle atmosfere uniche e ricercate, non a caso ribattezzata: Atom At Night in Ravello. Ospitato in uno dei più antichi festival musicali d’Europa e negli stupendi giardini di Villa Rufolo che, nel 1880, destarono anche la meraviglia di Wagner, l’evento vedrà l’unione del rock alla sinfonia, proprio come previsto nella versione originale di Atom Heart Mother, la suite concepita negli anni ’70 dal compositore britannico Ron Geesin, eseguita per l’occasione con arrangiamenti inediti. Atom at Night è anche un viaggio di due ore e mezza attraverso i brani, eseguiti per la prima volta nel Sud Italia in chiave sinfonica e con arrangiamenti inediti, che hanno segnato la discografia dei Pink Floyd: Shine On You Crazy Diamond, Dogs Of War, Time, Money, Another Brick In The Wall, sono solo alcuni di questi a cui non mancheranno delle novità al fine di omaggiare lo speciale appuntamento di Ravello.

Per l’acquisto del biglietto visitare il sito ufficiale della manifestazione, www.ravellofestival.com , cliccare sul menù in alto a destra “Box Office” e selezionare “Acquista on-line”. (altro…)

PINK FLOYD IN AUSTRIA 1971

david6546555Circa un anno fà è comparso su youtube un video inedito del festival di Ossiach in Austria dove l’1/7/1971 si esibirono anche i Pink Floyd. (nel video li possiamo vedere dal minuto 3.00). I brani in scaletta erano Echoes, Careful With That Axe Eugene, Set The Controls For The Heart Of  The Sun e Atom Heart Mother (che la possiamo ascoltare nel video) con sezione di fiati e coro. La particolarità dell’evento è che era un festival di musica classica, e i Floyd insieme ai Tangerine Dream furono gli unici gruppi “non di musica classica”  invitati a partecipare.  A questo indirizzo potete trovare delle belle foto inedite del concerto.

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