ROGER WATERS: “THIS IS NOT A DRILL” – PARTITO IL NUOVO TOUR!

Dopo tanta attesa, è partito il tour Americano di Roger Waters: “This Is Not a Drill: Live in the Round“.

This Is Not A Drill è una nuova rivoluzionaria stravaganza rock and roll/cinematografica, eseguita a tutto tondo, è una straordinaria accusa contro la distopia aziendale in cui tutti lottiamo per sopravvivere e un invito all’azione, ad amare, proteggere e condividere il nostro prezioso e precario pianeta, che è la nostra casa.” Con queste parole era stato annunciato da Roger Waters il nuovo attesissimo tour, e così è stato: ragazzi.. si potrà essere in sintonia o meno con la “visione” di Roger, ma che show!!! E mette in chiaro le cose fin da subito, quando all’inizio del concerto sugli schermi sopra al palco compare la scritta “Prima di tutto, nel rispetto degli altri spettatori, spegnete i cellulari. Poi, se siete una di quelle persone ‘amo i Pink Floyd ma non sopporto le idee politiche di Waters’, potete andare affanculo al bar adesso“. Roger Waters è tornato.

Il tour  percorrerà Stati Uniti e Canada per 4 mesi con 43 repliche. La conclusione è prevista per il 15 ottobre 2022 a Città del Messico. Nel 2023 (salvo complicazioni..) è atteso in Europa, Italia compresa.


Una delle novità del tour è il palco centrale, che in passato hanno usato tanti artisti, da Peter Gabriel ai Metallica. Waters ha scelto una struttura a croce per i megaschermi che divide in quattro la scena. Quando si alza svela il palco nella sua interezza. Lo show inizia con una versione riarrangiata di Comfortably Numb, priva del celebre assolo di chitarra, a cui seguono altri estratti da The Wall, un’altra novità è l’inedita The Bar, una canzone scritta durante la pandemia, eseguita come una ballata operaia con Waters al pianoforte. La canzone è stata introdotta da un breve discorso in cui Roger spiega che non si tratta del bar a cui ha mandato a fare in culo chi lo critica. In seguito c’è una sezione dedicata all’album Wish You Were Here (compresa la parte VI-IX di Shine On You Crazy Diamond) e Sheep (da Animals). La seconda parte del concerto si apre con altri due pezzi tratti da The Wall, poi un paio di canzoni dall’ultimo album “Is this the life we really want?” per poi proseguire con una corposa sezione dedicata a The Dark Side of The Moon. Il finale è dedicato a Two Suns in the Sunset e Outside the wall.

Che dire, giudicate voi dalle immagini qui sotto. Intanto, inizierei a sperare che tutto vada per il meglio e a prepararsi per il suo arrivo in Europa!






La scaletta del concerto di apertura del tour alla Ppg Paints Arena di Pittsburgh:

SET 1: Comfortably numb, The happiest days of our lives, Another brick in the wall (part 2), Another brick in the wall (part 3), The powers that be, The bravery of being out of range (with new extra verse), The bar (new song), Have a cigar, Wish you were here, Shine on you crazy diamond (parts VI-IX), Sheep

SET 2: In the flesh, Run like hell, Déjà vu, Is this the life we really want?, Money, Us and them, Any colour you like, Brain damage, Eclipse

ENCORES: Two suns in the sunset, The bar (reprise) (new song), Outside the wall


Questa la line-up sul palco:

Roger Waters – Bass Guitar / Guitars / Vocals
Jon Carin – Keyboards / Guitars / Vocals
Robert Walter – Organ / Fender Rhodes
Jonathan Wilson – Guitars / Vocals
Gus Seyffert – Bass Guitar / Guitar
Dave Kilminster – Guitar / Vocals
Joey Waronker – Drums / Percussion
Seamus Blake – Saxophone
Amanda Belair  – Vocals
Shanay Johnson  – Vocals


Radio Broadcast di Have A Cigar, Wish You Were Here e Shine On You Crazy Diamond.

Shine on!

42 comments

  1. Ragazzi allora ho letto i commenti a questo articolo.
    Mi limito a dire che io c’ero, a Boston e lo spettacolo è stato stupefacente, da dove ero seduto avevo un ottima visuale, e mi sono goduto tutto al massimo, io concerto è per metà politico e per metà un farewell tour. A me è piaciuto tutto, compresa confortably numb fatta in quel Modo, un diverso arrangiamento di un capolavoro. Spero porti lo spettacolo in Europa per poterlo rivedere!!! Ciao ciao Piero

  2. Sono molto felice che grazie a questo ho avuto la possibilità di onorarmi della loro amicizia di persone davvero speciali e mi riferisco a Simone, Gino Giain, Echoes, Fabio at Pompei.

  3. Considero David Gilmour uno tra i guitar man più importanti e influenti a livello di suono che la musica rock abbia avuto nella storia, insieme ai Hendrix, Santana, Clapton, Page, Blackmoore ha giustamente segnato un epoca, allo stesso tempo amo talmente tanto Gilmour, che ho sempre pensato che senza il suo arrivo, a livello musicale i pink floyd non avrebbero mai raggiunto il livello raggiunto dopo il suo ingresso nella band.
    Ora la stessa onestà intellettuale che mi ha portato ad giudicare giustamente David Gilmour uno tra i più grandi e influenti, chitarristi della storia del rock, allo stesso tempo, e con la stessa equità di guidizio, non posso e non si può non considerare Roger Waters il brain damage, il cervello pensante dei pink floyd dal 1968 in poi, Roger Waters era il leader carismatico, era colui che teneva il tutto, era colui che reggeva sulle sue spalle la pressione che a livello mondiale aveva la band, e questo lo ha portato avanti indiscutibilmente da A saucerful of secrets, fino a The Final cut. Solo chi manca di vera obiettività può negare ciò, infatti lo dice la storia della band, questo non vuol dire per un cazzo di togliere i meriti altissimi e fantastici che hanno avuto David Gilmour, Rick Wright, e Nick Mason per l’ensamble musicale della band. A mio modesto parere credo che di Roger Waters se ne parlerà anche fuori dall’ambito musicale in futuro, io per rispetto davanti a questi quattro fantastici artisti non mi permetto di giudicare, però spesso vedo che chi è contro Roger Waters non perde occasione di criticarlo, al di là del fatto che ognuno può pensarla come meglio crede, mi permetto solo di chiedere a quelle persone che vanno giù duro con Roger Waters e che si permettono di giudicare in contumacia perché una buona volta per tutte perché non prendete foglio e penna e provate ad tirare giù dalla mente al foglio stesso testi di assoluto livello come quelli di dark side of the Moon, dopodiché altro foglio e provate con wish you were here, poi provate con Animals, e ancora con the wall, e terminato il sacco con i testi di the final cut, vi fermate, dopodiché riprendete e provate ad scrivere amused to death, se siete davvero molto bravi e abili, fatto amused to dead, vi sedete al pianoforte e provate ad tirarvi giù un opera lirica sulla rivoluzione francese come ¢a ira, se riuscite in tutto questo bene, allora vi faremo i complimenti altrimenti, a mio modesto parere fareste meglio ad stare in silenzio e soprattutto non giudicare in contumacia.

    1. Kurzweil Zena 66 for president. Probabilmente quando non ci sarà più nessuno a portare avanti il verbo dei Pink Floyd ci sarà ancora qualcuno che “si, ma quella volta Roger ha cantato con un’ottava sotto” o peggio “sono 40 anni che canta in playback”. Noi poveri coglioni però ci siamo divertiti con concerti memorabili di almeno 3 componenti separati o anche (personalmente ho avuto questa direttiva 3) dei 3 assieme. Lascio ad altri il gusto di evirarsi per non dare soddisfazione alla moglie.

      1. “personalmente ho avuto questa direttiva 3” diceva essere “personalmente ho avuto questa fortuna”

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