ROGER WATERS: ITALIA 2023 – “THIS IS NOT A DRILL TOUR” A MILANO!

Roger Waters arriva in Italia con il suo “This is not a Drill Tour“!

27 – 28 – 31 MARZO / 1 APRILE 2023 MILANO – MEDIOLANUM FORUM

foto di Andrea Venturelli – Milano, 27/3/2023

Lo spettacolo presenta 20 brani classici dei Pink Floyd e Roger Waters, tra cui: “Us & Them”, “Comfortably Numb”, “Wish You Were Here” e “Is This The Life We Really Want?”. Inoltre, Waters debutta con una nuova canzone, “The Bar”. 
Waters è alla voce solista, alle chitarre, al basso e al piano e sarà affiancato sul palco da Jonathan Wilson alle chitarre e alla voce; Dave Kilminster alla chitarra e alla voce; Jon Carin alle tastiere, chitarra e voce, Gus Seyffert al basso e voce; Robert Walter alle tastiere, Joey Waronker alla batteria; Shanay Johnson alla voce; Amanda Belair alla voce e Seamus Blake al sassofono. 


Questo è ciò che i critici hanno detto sul tour americano di “This is Not a Drill”:

“una serata avvincente piena di esecuzioni dinamiche, storia personale, invettive politiche…” Ultimate Classic Rock 

“Si sentivano i frequentatori di concerti in uscita discutere se questo sia o meno il miglior tour che hanno visto da Waters. Una cosa è certa, è da non perdere, e anche uno spettacolo che ti lascerà pensieri profondi sia sul mondo che su te stesso.” Ultimate Classic Rock 

“… è stato difficile non rimanere colpiti da una performance sbalorditiva in ogni modo, dal suono imponente (il migliore che abbia mai sentito al Target Center) alle immagini strabilianti proiettate su un video wall a forma di croce sospeso sopra il palco a tutto tondo al centro dell’arena.” Twin Cities Pioneer Press 

“Il superpotere di Roger Waters è la capacità di aprire conversazioni difficili attraverso la sua musica, e lui lo sa” Chicago Sun Times 

“Non ammorbidendosi minimamente nella sua vecchiaia, Waters attraverso le proteste ha dato ai classici dei Pink Floyd e al materiale solista meno celebrato un senso di urgenza, tempestività e scopo più elevato” Milwaukee Journal Sentinel 



Shine On!

20 comments

  1. Serata pazzesca che ricorderò per tutta la vita! Primo grande concerto di questa portata, prima volta in aereo, prima volta a Milano! Ho realizzato un desiderio e ho visto un pezzo di storia della musica della mia band preferita ed unico artista che si è schierato così apertamente per la difesa dei diritti umani, genio e grande uomo che da 50 anni con le sue parole e la sua musica ha denunciato le contraddizioni della vita che viviamo! Un onore e un privilegio averlo visto!

  2. Avevo molto timore in questo concerto perchè pensavo che a 5 anni dall’US & Them gli anni cominciassero a pesare. Invece questo concerto del 27 entra di forza nella top 3 dei miei concerti “di sempre”. Secondo me in questo tour ha saputo condensare al massimo la sua “essenza” di idea di Pink Floyd. La scelta dei brani, gli effetti (non così presenti come negli altri tour ma pur sempre emozionanti) sono tutti legati da un filo invisibile che fa di questo concerto non una sequenza di brani ma un’opera da giudicare nell’insieme. Lo stesso vale per il gruppo perfettamente amalgamato e funzionali allo show senza inutili protagonismi. Ed ecco che CN suonata in questa maniera non appare più così “scandalosa” come poteva apparire come brano singolo, ma ti introduce nella disperazione desolante che le guerre comportano. Ed ecco come Dejà vu sembra un classico anche se è uno dei brani più recenti di RW. Ed in Have a Cigar ti chiedi perchè non l’avesse cantata già allora. Ti trovi ad scuotere la testa su Sheep senza renderti conto che stai ascoltando la “storia della musica”, talmente si fonde bene nello show. Poi scopri che Any Colour you Like è un pezzo “fondamentale”, una jam session nella quale i musicisti sembrano conversare fra di loro con i loro strumenti, un trait d’union perfetto fra la dolce amarezza di Us & Them e quel finale di TDSOTM che ti spazza via ogni inibizione tanto che quando torni in te, ti accorgi di avere gli occhi lucidi e ti sembra normale abbracciare chi ti sta vicino. E quel finale con Outside the wall cantata fin sotto la galleria con i musicisti sinceramente soddisfatti.. beh ti fa sperare che non sia l’ultima volta che assisti ad una simile emozione e dimentichi l’evidenza di avere di fronte una persona che sulla carta ha quasi 80 anni, ma che suona, canta e dirige meglio di come ha mai fatto. Mi spiace per chi perde queste possibilità per ragioni di appartenenza a schieramenti: ho visto in varie occasioni tutti i componenti suonare (non solo da solisti.. anche nel gruppo) e vi posso dire che non ci sono storie, qui si va ben oltre.

    1. Complimenti Echoes, ero presente al Forum di Assago per l’ultimo dei 4 concerti in programma e confermo la tua splendida recensione. Lo rivedrò anche nelle ultime 2 date di Bologna.

    2. cosa aggiungere?
      ero all’ultima data di milano, e per me è stata un’esperienza fantastica.
      ho visto i membri dei pink floyd (in tutte le combinazioni possibili) in ogni tour passato per l’italia dal 1988 in poi. la formazione in architettura mi rende incline ad apprezzare album e spettacoli che abbiano una forte coerenza interna, quindi con waters vado decisamente a nozze. dopo la megaproduzione di “the wall” (che tutt’ora considero insuperabile in entrambe le incarnazioni – al chiuso e all’aperto) non mi sarei mai, mai e poi mai aspettato di esaltarmi così tanto per questo “this is not a drill” tour.
      complice la presenza di mio figlio di nove anni, che sono stato orgoglioso di aver portato con me, ho trascorso due ore e mezza indimenticabili, sorpreso da una scaletta così ben architettata da farmi apprezzare e rivedere sotto una nuova luce canzoni ascoltate oramai centinaia di volte in decine di versioni. è vero: “any colour you like”, eseguita così, con quel binomio immagini/luci attentamente costruito dalla canzone precedente, diventa tutta un’altra cosa.
      l’energia di waters, poi, è impressionante: “have a cigar” spacca di brutto, ma anche i cambi di registro sono perfetti, come la nuova versione di “comfortably numb” che apre lo show e la chiusura intimista che non ti aspetti, eseguita in maniera impeccabile nel delicatissimo passaggio da una canzone nuova a un’altra (solo apparentemente) “minore”.
      e a proposito di “comfortably numb”, tengo a dire che per me questa nuova versione, letta come atto introduttivo dello spettacolo, è un vero capolavoro, che non solo non toglie nulla all’originale, ma per paradosso esalta ancora di più quella linea melodica che david gilmour aveva addirittura scartato dal suo primo album solista. chi pensa che waters, togliendo l’assolo, abbia solo voluto fare uno sgarbo all’ex collega si consoli con la consapevolezza che, ammesso che fosse realmente questa la sua intenzione, il buon roger non c’è riuscito. la nuova “comfortably numb”, inscindibile dal video trasmesso dalla grande croce nera che si leva sul palco, è un commento lucido e straziante all’indifferenza generale di un’umanità “piacevolmente insensibile” schiava dello schermo del telefonino, talmente apatica da lasciar andare in rovina il proprio stesso mondo senza fare nulla.
      senza fare troppo spoiler, per chi finora ha visto il concerto, ma che figata sono i maiali di “money”? non avrei mai pensato di trovarmi a ridere di così sano gusto!
      concludo, e mi scuso se ho divagato, con una nota necessariamente personale. non so se fosse il missaggio degli strumenti o le mie orecchie che stanno perdendo colpi, ma io le chitarre elettriche le ho sentite pochissimo, mentre i bassi mi sembravano sparati a mille. beh, sia come sia, questa cosa ha avuto per me un effetto veramente “rinfrescante” nell’ascolto delle canzoni. resta la consapevolezza un po’ amara di aver assistito per l’ultima volta a uno spettacolo così grandioso, compensata però dalla consapevolezza di aver fatto a mio figlio uno dei regali più belli e (spero) più utili che gli potessi fare.

      1. Grande Andrea, di sicuro tuo figlio racconterà questa esperienza per tutta la vita.

  3. Buongiorno a tutti.
    Io i pink floyd li ho visti tour completo 88 ho fatto tutte le tappe del tour italiano, poi ho fatto Udine e Torino nel tour 94 ho visto Roger nel 2000 , nel 2018, ho visto Gilmour Milano 2006,ma ciò che ho assistito ieri sera, non è assolutamente difficile da descrivere se non lo hai visto di persona. Ieri sera e in questo tour Roger Waters si è davvero superato, meno effetti speciali ma più sostanza, più significativa rappresentanza del pink floyd story. La cura della scelta dei brani, l’abbinamento ad essi delle immagini e degli effetti mi portano ad esclamare senza nessun dubbio che a parere mio quella di ieri sera è la rappresentazione più veritiera sulla creatività dei pink floyd. E come detto nell’elenco precedente non è che sono un pischello che ha visto una volta i pink floyd. La band di una bravura sconcertante, essendo un’amante del jazz finalmente dopo Dick Parry, ho sentito una sassofonista che faceva le note reali di Us and Them, Money e su shine on, non dimenticherò mai ciò che ho visto ieri sera. Essendo un concerto con l’essenza di Roger Waters /story pink floyd, se proprio devo trovare un pelo nell’uovo avrei tolto dalla scaletta il brano Is this the life we really want? E avrei inserito con lui alla chitarra acustica e voce (come ha fatto Deja vú, e two sunset) avrei aggiunto e trovato il posto x If e Cirror minor. Concerto del tutto indimenticabile, uno dei più belli, se non il più bello da me visto in compagnia del mio fratello Gino.

  4. Concerto magnifico, in alcuni momenti commovente, 2-3 volte mi sono venute le lacrime agli occhi sia per i contenuti che per le immagini. Impressionanti Have A Cigar e Sheep, musica ed esecuzione stupendi, secondo me Roger ogni anno che passa incredibilmente migliora, ha uno spessore sul palco che pochi hanno. Musicisti pazzeschi i brani sono superiori a quelli dell’album, grandissimo il sassofonista, alla fine di ogni assolo c’erano le ovazioni del pubblico, bellissime The Two Sun…con arrangiamento finale e The Bravery…ma tutti i brani sono stati stupendi, quelli di The Wall perfetti, ma vorrei segnalare una grandissima Money , comunque per me serata indimenticabile in compagnia del caro Kurzweil Zena

  5. Ciao a tutti. Tutto molto bello ma Roger più prestante in occasione della seconda serata di Lisbona … mi piacciono tantissimo le canzoni classiche ancora più rock (have a cigar, sheep ecc.). The Bar non mi ha ancora convinto. Superba la scenografia … pacchetto Vip orrendo! Ma si va ad un concerto per la musica! Promosso!

  6. Presente… Gente è uno show pazzesco.. la prima parte si è appena conclusa con Sheep, have a cigar è venuta benissimo, chissà perché sul disco non ce l’ha fatta, ne lui, ne David… E SOYCD parte 6-9 da trance, con immagini e commenti commoventi… Adesso tocca alla seconda parte .. l’adrenalina è al massimo…

  7. Paola in bocca al lupo … io sono già al Forum … l’anno scorso con Nick a Porto (prima fila) covid … ciaoooo

  8. Ciao Paola i miei migliori auguri di pronta guarigione, consolati dal fatto che i concerti di Milano verranno filmati e poi finiranno su bluray

  9. Ho preso i biglietti appena sono usciti. Per il 31. Vi giuro, ma veramente, che ieri mi sono rotta una tibia. È tardi per rivenderli, sono nominativi, ma non sono i soldi quelli che mi interessano…è successa la stessa medesima cosa all’ultimo tour…menisco prima di arrivare al treno per Milano. Lo so che qui si parla di altre cose, ma leggeró con avidità tutto quello che scriverete…godetevela anche per me.

    1. L’ho sempre, sempre, sempre seguito. Watersiana da subito, si direbbe, ma non è importante…che tristezza…

      1. Grazie!!! Godetevelo tutto, credo che sarà bello! Io e Roger continueremo con il nostro rapporto a distanza 😁❤️
        Shine on!

    2. In grosso in bocca per la guarigione. Non preoccuparti. Nonostante sia vicino agli 80 io credo che Roger non mollerà mai il palco, perché il palco sembra essere il suo mondo, la sua dimensione. Non credo che potrà mai farne a meno

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